Addvision nei top 10 per il web marketing

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Anche per il mese di settembre 2014 Addvision si mantiene tra le 10 principali agenzie di web marketing nel Best SEO Ranking Italy. L'elenco della classifica mensile è pubblicato da topseos, una guida autorevole per gli addetti ai lavori nel settore dell'internet marketing italiano e internazionale.

"E '
una soddisfazione per Addvision per essere presentata con un tale riconoscimento. Teniamo topseos in grande considerazione e di essere parte di questa classifica è un'indicazione del nostro duro lavoro e gli sforzi giornalieri per offrire servizi di valore ai clienti".

Un piano seo per pochi risultati? Non è sempre colpa del posizionamento

Il seo è un mestiere che va svolto con estrema professionalità e competenza e alcune scelte, spesso poco ponderate, possono risultare sovente un fallimento per chi investe. Ma non è sempre tutta colpa del seo e dell'attività da questo svolta. Spesso è causa del sito web e dalla sua metodologia di realizzazione. Da un lato i motori di ricerca, oggi sempre più selettivi in termini di snellezza del codice e velocità di caricamento delle pagine, dall'altro i navigatori, sempre più esigenti in termini di efficacia comunicativa e call to action, rendono sempre più difficile alte percentuali di ctr: la conversione in clienti. Bastano pochi secondi su una pagina perché un utente continui la sua navigazione o l'abbandoni del tutto in cerca di qualche sito più esaustivo.


La visibilità è solo il primo step verso l'online business, ma per realizzare quest'ultimo serve innanzitutto procedere con la realizzazione di un sito che rispetti determinati parametri di usabilità e accessibilità che comprenda variabili, come la scelta cromatica, orientata alla comunicazione di una certa forza e solidità.  Il layout è molto importante, è ciò che sostiene il contenuto e deve essere sempre preventivamente valutato per evitare una difficile navigazione.

Social media marketing: il costo è davvero basso?

 

Il social media marketing viene presentato dagli esperti come un tipo di marketing a costi bassi. È proprio vero? Come stanno le cose? Un confronto con il web marketing basato sui banner e con la pubblicità tradizionale su televisione e carta stampata.

Il social media marketing è davvero un’operazione a basso costo? Quando si parla di questo tipo di web marketing, una delle ragioni che vengono impiegate per esortare le aziende a inserirlo stabilmente tra le proprie azioni di comunicazione di marketing è il fattore costo: rispetto alle altre forme di pubblicità costa sensibilmente meno. Occorre fare chiarezza, perché tutto dipende da cosa si intende per social media marketing e da che parametri di confronto si adottano.

Il social media marketing capace di produrre dei risultati effettivi e rilevanti non va inteso come la semplice realizzazione di una pagina aziendale su Facebook in cui inserire di tanto in tanto qualche aggiornamento. Un piano di social media marketing deve comprendere numerosi canali sul web, nei quali fare fluire contenuti, informazioni e conversazioni con gli utenti. Quindi non può limitarsi al solo Facebook, ma deve includere, a seconda dei casi, Twitter, LinkedIn, YouTube, FriendFeed, portali di social news come OkNotizie o UpNews, uno o più blog aziendali e una molteplicità di altri canali scelti caso per caso in funzione delle necessità specifiche di comunicazione.

Tendenze - La comunicazione viaggia sul web

Il mercato dell'advertising, cosi come quello economico, nell'anno in corso registra un andamento negativo.Comunicazione web
Nei primi tre mesi del 2012 è stato registrato un calo del 7,5% degli investimenti, che ha coinvolto trasversalmente quasi tutti i principali mezzi di comunicazione e settori merceologici.

La crescita delle attività pubblicitarie sui media digitali in controtendenza rispetto all'andamento complessivo, mette in luce un nuovo approccio delle aziende italiane e non solo: cercare pianificazioni più articolate, utilizzando anche il web, per ottenere risultati di comunicazione equivalenti mantenendo o addirittura riducendo i budget da investire.

Fonte :www.nielsen.com

economico, registra un andamento negativo.
Nei primi tre mesi del 2012 si e assistito ad un
calo del ]7,5% degli investimenti, che ha
coinvolto trasversalmente quasi tutti i
principali mezzi di comunicazione e settori
merceologici (a pagina 27).
La crescita dei media digitali in controtendenza
rispetto allfandamento complessivo, mette in
luce un nuovo approccio delle aziende italiane
e non solo: cercare pianificazioni piu articolate,
utilizzando anche i new media, per ottenere
risultati di comunicazione equivalenti
mantenendo o addirittura riducendo i budget
da investire.
Il 2012, secondo le previsioni Nielsen, si
concludera con un risultato negativo per il
mercato pubblicitario, per poi tornare a
crescere nel 2013.

Mobile marketing : Tutte le potenzialità della geolocalizzazione

mobile marketingIl mobile marketing è la nuova sfida per le imprese che possono trovare una vera miniera d'oro nei Location Based Services e nella imperante gamification, capace di creare un mercato partendo da semplici giochi nei social network.

Fondamentale è l'integrazione tra i due mondi, quello on line e quello offline.
Grazie all’avvento e alla diffusione di dispositivi utilizzabili in totale mobilità e interconnessi alla rete a banda larga, negli ultimi anni abbiamo assistito alla rivoluzione mobile e a un nuovo modo di fruire delle informazioni in tempo reale indipendentemente dal luogo nel quale ci troviamo. Il mercato del mobile e soprattutto degli smartphones, grazie a devices come iPhone, iPad e Android e all’esplosione dei Location-based services, sta vivendo una crescita esponenziale, che ha generato quella che oggi chiamiamo appunto App economy.

Il mix generato dall’esplosione dei social network, dalla penetrazione sul mercato di smartphones e dal numero di applicazioni sempre crescente sta influenzando in modo forte i mercati. L’impatto di queste nuove realtà è così importante che, ai fini della sopravvivenza o della stessa crescita di alcune realtà imprenditoriali, è necessario riprogettare i modelli di business, le politiche di marketing e le strategie di posizionamento e comunicazione delle aziende. In questo contesto il business delle applicazioni mobile diventa strategico per le aziende.

I big come Google, Apple, Microsoft e Amazon, ma anche gli operatori di fonia mobile più noti, hanno già aperto i propri App store al fine di cavalcare per primi l’onda generata da questa nuova economia delle App e sfruttare il rilancio generato dallo sviluppo delle applicazioni da parte di singoli sviluppatori in contrapposizione ai grossi player deputati tradizionalmente allo sviluppo dei software.


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Fonte "MyMarketing.Net" www.mymarketing.net
Autore: Antonino Pintacuda

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